L'obiettivo è avere due macchine per concessionario, una demo e una pronta" per la vendita
organizzazione del lavoro
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Un obiettivo che si basa su numeri e proiezioni. In questo momento, nella fase iniziale di produzione, vengono costruite 15 vetture a turno, per ora mild hybrid 48V nelle due declinazioni da 130 e 160 Cv. A regime il numero crescerà a 23 macchine l'ora, cinque giorni su sette. Saranno 350 le persone dedicate al montaggio per turno, che può essere raddoppiato. Altri 200 addetti circa sono nella cosiddetta zona mista, ovvero lavorano sia per la linea della Tonale che della Panda, che è in un altro gigantesco capannone a fianco di quello del Suv ma separato da un piazzale.
volumi produttivi
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"La produzione è al 50% del budget" spiega Imparato. Tuttavia "la capacità annua può essere da 40 a 80 mila macchine". Lo deciderà il mercato quante Tonale vorrà: l'auto verrà commercializzata in 31 Paesi, Stati Uniti compresi. La strategia di Alfa, e di Stellantis, con questa macchina è il
built to order, ovvero costruzione dell'auto una volta venduta per evitare lo stock, ovvero non avere piazzali pieni di auto ferme che poi si fatica a vendere, come hanno insegnato i primi mesi del 2020 con i concessionari chiusi e le attività ferme. La qualità, riferita alla Tonale, è una delle parole che Imparato ripete più spesso. L'auto deve essere impeccabile, i volumi sono in secondo piano. Ecco perché la scelta di fare numeri importanti ma non di inseguire record produttivi. Cifre, e profittabilità, che comunque che sono necessarie per la vita di un'azienda. Lo scorso anno il marchio Alfa ha venduto 56 mila auto, Giulia e Stelvio, ovvero segmento D: l'auspicio con Tonale è di poter raggiungere le 80-100 mila unità. L'idea è di destinare il 50% del Suv prodotto ai privati e l'altro 50 a flotte e noleggio.
Completamente elettrico nel 2027
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Per la fine del prossimo anno è atteso il lancio del Suv di segmento B che forse si chiamerà Brennero. Dove verrà costruito? Imparato elude la domanda ma nelle sue riflessioni spesso cita Cassino dove vengono prodotti Giulia e Stelvio. Tuttavia la strada è l'elettrificazione completa. Se con il Suv di segmento C è cominciata la metamorfosi del marchio, con due mild hybrid e un ibrido plug-in (ma c'è anche il diesel), nel 2027 le Alfa prodotte saranno solo elettriche "a livello mondo". "Abbiamo bisogno di colonnine, non di incentivi" dice Imparato. Che poi riassume i piani della casa. "Se vendo un elettrico, soprattutto nel 2025, questo deve avere la stessa facilità di utilizzo di un termico: fare 700 km e ricaricare in 20, 25 minuti". Quindi, per deduzione, batterie a stato solido e colonnine ad alta velocità. Le tecnologie, qualunque esse siano, sono fondamentali per "pagare il prezzo giusto un'auto fantastica". E per il 2027 è atteso un Suv di segmento E full electric. Tuttavia, avverte Imparato, Alfa non sarà un marchio di soli Sport Utility.