STELLANTIS: ACORDAOS DE LA GRAN ALFA !!

alfaadicto

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Marchionne decía no hace mucho que el 1.3 jtd no tenía futuro con las normas de emisiones previstas y que tendrían que adoptar este tipo de soluciones.

Saludos.[/quote]
Con las normas EURO 6 C, muchos diesel lo van a tener muy complicado. El downsizing lo irá teniendo cada vez peor tanto en diesel como gasolina. Si el tema de la contaminación va a por los NOx (como en USA y Japón) y no por el CO2, FCA habrá dado en el clavo con el rightsizing. La hibridación de 48V sería una solución para el cumplimiento de la nueva norma
 

RadiK-Alfa

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belo dijo:
Seguro que no llevaría también una batería de 12v al uso?

Los híbridos estándar así lo llevan. Los dispositivos de los coches funcionan a 12v. No creo que sólo lleve una batería de 48v y tenga que transformar a 12 para distribuir al resto de dispositivos. Más bien imagino que la de 48v funciona exclusivamente para arranque, microapoyo al motor de combustión, turbo eléctrico y como mucho aire acondicionado.

Audi llama Mild Hybrid al A5 2.0 tfsi 190 cv 12V. Y tiene tarjeto ECO en Madrid.
 

RadiK-Alfa

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LA STAMPA es oficial de FCA


Alfa Romeo, la 4C ha un futuro: “Deve diventare il nostro modello di punta”

Una versione rinnovata della leggerissima e potente due posti sarà presentata a fine 2018


Pubblicato il 09/12/2017

Se Giulia e Stelvio sono le auto del rilancio commerciale di Alfa Romeo, la 4C è certamente quella che rappresenta meglio il “cuore sportivo” della marca italiana e che l’ha aiutata a riscattare la sua immagine offrendo di nuovo la trazione posteriore e guidando il ritorno negli Stati Uniti. La casa del Biscione è pronta a rinnovare la sua coupé per migliorane guidabilità e prestazioni: il debutto è previsto alla fine del 2018, con la commercializzazione programmata per l’inizio del 2019.

Lo ha fatto intendere Roberto Fedeli, capo supremo dell’ingegneria Alfa e Maserati, nel corso di un’intervista rilasciata ad Autocar. Gli interventi tecnici sulla 4C si concentreranno soprattutto su sospensioni e sterzo, ma non è escluso l’arrivo di una motorizzazione potenziata se non del tutto nuova. “Stiamo tornando in Formula 1 e abbiamo bisogno che la 4C diventi il nostro modello di punta”, ha dichiarato Fedeli alla testata inglese.

La 4C dovrà vedersela con la concorrenza di modelli come la Alpine A110 e la Porsche 718 Cayman, prodotti che condividono con la sportiva italiana l’abitacolo a 2 posti e una meccanica a trazione posteriore con motore collocato in posizione centrale, fra i due assi (da questa particolare architettura la proposta italiana deriva il nome stesso: 4 sono i cilindri del propulsore, installato centralmente, come ricorda la “C”). Offerta anche in versione Spider - che in realtà è una “targa”, con tettuccio asportabile - la vettura continuerà a essere proposta esclusivamente col cambio automatico con comandi al volante.

Attualmente la 4C è spinta da un motore turbo da 1,75 litri di cilindrata (realizzato completamente in alluminio), in grado di erogare 240 CV di potenza e collegato alle ruote posteriori di trazione tramite un cambio doppia frizione a 6 marce. I prezzi partono da 65 mila euro e l’automobile viene assemblata a mano presso lo stabilimento Maserati di Modena, dove la produzione è stata avviata nel 2013.

Altra caratteristica peculiare della 4C è la leggerissima monoscocca in fibra di carbonio e alluminio che costituisce la cellula passeggeri, così come sono in alluminio avantreno e retrotreno. Pure la carrozzeria è interamente in materiale composito. Complessivamente la 4C pesa meno di una tonnellata e vanta un rapporto peso/potenza inferiore a 4 kg/CV, un valore estremamente competitivo. Le elevate prestazioni sono una fisiologica conseguenza: oltre 255 km/h di velocità massima e zero-cento in 4,5 secondi.
 

RadiK-Alfa

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Estas prestaciones no son normales. ;D

Audi Q5 Quattro 190 cv 0-100 8,7 s 0-1000 m 30,36 s
X3 (nuevo) 190 cv 0-100 8,3s 0-1000 m 29,91 s


Que potencia está dando el Stelvio 210 cv (unos 230-240 cv)?

7-min.jpg.3f23d23e4cab9673b13faf8b84d54bca.jpg
 

belo

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RadiK-Alfa dijo:
quote]

Audi llama Mild Hybrid al A5 2.0 tfsi 190 cv 12V. Y tiene tarjeto ECO en Madrid.

Qué modelo es ese? La tarjeta eco es a nivel nacional y la da la DGT. El ayuntamiento de Madrid ni hace ninguna catalogación.

Se supone que los de distintivo ECO tienen que ser híbridos
 

RadiK-Alfa

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belo dijo:
RadiK-Alfa dijo:
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Audi llama Mild Hybrid al A5 2.0 tfsi 190 cv 12V. Y tiene tarjeto ECO en Madrid.

Qué modelo es ese? La tarjeta eco es a nivel nacional y la da la DGT. El ayuntamiento de Madrid ni hace ninguna catalogación.

Se supone que los de distintivo ECO tienen que ser híbridos

En verano pararon la producción del 190 cv a secas para llamarlo Mild Hybrid

Según dicen en el foro Audi la DGT te da tarjeta ECO


Audi A4 e A5, arriva il 2.0 TFSI mild hybrid

Le versioni mHEV da 190 e 252 CV, omologate ibride, sfruttano un generatore a cinghia da 12V



Mild hybrid, una parola e una tecnologia che pensavamo di aver salutato per sempre e che invece sarà sempre più presente sulle nostre auto di oggi e di domani. L’ennesima conferma arriva da Audi che lancia le sue A4 e A5 mHEV, versioni mild hybrid con motore 2.0 TFSI da 190 CV (140 kW) o 252 CV (185 kW) "aiutato" da un generatore a cinghia da 12V che facilita la funzione start&stop e la riaccensione del motore in fase di veleggiamento. Niente impianto a 48V quindi, per ora al debutto solo sulla Nuova A8, ma ciò non toglie che le Audi A4 e A5 mild hybrid siano sempre omologate "ibride", con tutte le agevolazioni per bollo, ZTL e parcheggi in alcune regioni e città italiane.

La nuova gamma Audi mHEV 12V si apre con la A4 2.0 TFSI ultra 190 CV base da 39.550 euro, prosegue con la A4 2.0 TFSI ultra S tronic 190 CV da 41.850 euro e arriva fino alla A4 2.0 TFSI quattro S tronic 252 CV da 48.350 euro, mentre la familiare Avant costa 1.600 euro in più. Per la A5 mild hybrid, sempre a benzina, il listino parte dai 40.430 euro della A5 Sportback 2.0 TSI 190 CV, si prosegue con i 42.730 della Sportback 2.0 TSI S tronic 190 CV e si arriva ai 48.130 euro della 2.0 TFSI 252 CV e ai 50.730 euro della 2.0 TFSI quattro S tronic 252 CV. L’Audi A5 Coupé mHEV costa 320 euro in più per ogni motorizzazione, mentre la A5 Cabriolet mHEV ha un sovrapprezzo di 7.120 euro rispetto la Sportback.
 

Tirano

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belo dijo:
RadiK-Alfa dijo:
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Audi llama Mild Hybrid al A5 2.0 tfsi 190 cv 12V. Y tiene tarjeto ECO en Madrid.

Qué modelo es ese? La tarjeta eco es a nivel nacional y la da la DGT. El ayuntamiento de Madrid ni hace ninguna catalogación.

Se supone que los de distintivo ECO tienen que ser híbridos
Los GLP también llevan la tarjeta ECO

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Visitante
alfaadicto dijo:
Bussero dijo:
Bueno. El alternador en vez de valer 200-300 euros aprox en primer montaje vale creo sobre 800-1000.

En gama media-baja no será rentable.
No solo el alternador, también hay que considerar el coste de conversores, estabilizadores, y los nuevos elementos eléctricos. Fácilmente se puede ir a 3.000 /5.000€. Habrá que ver si se observen por márgenes, o si la producción masiva reduce costes. También se pueden beneficiar por una reducción fiscal al homologar menores consumos. Pienso que al final pueden entrar en coches a partir del segmento compactos sin problemas. En los segmentos A y B será algo más complicado, sobre todo en marcas que apuntan a unos precios bajos (Dacia, Tata, etc).

Ya veremos porque ahora mismo los diesel ya pagan 0 o 4.75 de matriculacion. Eso en un coche de unos 30.000 euros son 1200.

Es mas cara la tecnologia que el ahorro. Mucho mas.
 

belo

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Tirano dijo:
belo dijo:
RadiK-Alfa dijo:
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Audi llama Mild Hybrid al A5 2.0 tfsi 190 cv 12V. Y tiene tarjeto ECO en Madrid.

Qué modelo es ese? La tarjeta eco es a nivel nacional y la da la DGT. El ayuntamiento de Madrid ni hace ninguna catalogación.

Se supone que los de distintivo ECO tienen que ser híbridos
Los GLP también llevan la tarjeta ECO

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Cierto, full-hybrid y GLP.
 

RadiK-Alfa

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No oficial, 4 modelos hasta 2024, sólo...

Ya empiezan las filtraciones sobre Alfa.

Alfa Romeo: ecco cosa potrebbe accadere da adesso al 2024

In attesa di conferme da parte di Sergio Marchionne il sito francese Italpassion fa le sue previsioni per i prossimi 6 anni in Alfa Romeo.


Non è ancora molto chiaro quello che accadrà nel futuro di Alfa Romeo. Infatti sembra che i piani annunciati negli scorsi anni per la casa automobilistica del Biscione dai vertici di Fiat Chrysler Automobiles siano stati radicalmente modificati da Sergio Marchionne e soci. In mancanza di notizie ufficiali iniziano a diffondersi le prime indiscrezioni sul futuro del brand milanese di Fiat Chrysler Automobiles. Infatti il sito francese “Italpassion” ha fatto trapelare quello che potrebbe essere il nuovo piano industriale dal famoso marchio italiano per i prossimi anni. Secondo questo presunto piano, che ovviamente non ha nulla di ufficiale, nei prossimi 6 anni le novità per il Biscione dovrebbero essere appena 4.
Secondo il sito francese Italpassion saranno appena 4 da qui al 2024 le novità per Alfa Romeo

Secondo Italpassion dunque fino al 2020 vi dovrebbero essere solo restyling. Questi riguarderanno Giulietta e 4C. Alfa Romeo MiTo, invece, sempre secondo il sito francese, nel 2018 dovrebbe uscire definitivamente di produzione. Stessa sorte toccherebbe alla Giulietta che dopo il nuovo restyling di cui vi abbiamo appena parlato, nel 2022 non troverebbe più alcuna sostituta nella gamma delle auto del brand di Arese. Come dicevamo in precedenza, le prime 3 delle 4 novità previste per il Biscione fino al 2024 dovrebbero arrivare nel corso del 2020. La prima nuova auto ad arrivare dopo Giulia e Stelvio sarebbe un Suv di Classe C. Nel corso dello stesso anno poi toccherebbe ad una coupè sportiva che forse si chiamerà 6C. A fine 2020 dovrebbe finalmente arrivare il Suv di Classe E.
Nel 2021 toccherebbe all’ultima delle 4 novità attese e cioè l’ammiraglia Alfetta

L’ultima novità delle 4 annunciate da Italpassion per quanto concerne Alfa Romeo, dovrebbe essere la futura ammiraglia Alfetta che potrebbe arrivare nel 2021. Dunque secondo il sito francese non ci sarebbe più spazio per una nuova generazione di Giulietta che sarebbe stata eliminata per fare posto a vetture che possono essere vendute in tutto il mondo. Negli anni che vanno dal 2022 al 2024 ci sarebbe spazio solo per il restyling di metà carriera della berlina di segmento D Giulia nel 2022 e un anno dopo anche del Suv Stelvio.
Secondo il sito francese non ci sarebbe più spazio per la futura generazione di Giulietta e nemmeno per una Giulia Coupè

Per Italpassion non troverebbe spazio dunque nemmeno una Giulia coupè che invece secondo altri fonti sarebbe la prossima vettura ad arrivare sul mercato forse già nel corso del 2020. Al momento si tratta solo di indiscrezioni, qualche conferma sul futuro del Biscione potrebbe avvenire già nel corso del 2018 quando Sergio Marchionne potrebbe svelare qualcosa in più sul futuro della casa automobilistica milanese di Fiat Chrysler Automobiles.
 

belo

Gigante Alfista
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¿Y de giulia sportwagon nada?
 

Tjaime

Alfista Compulsivo

RadiK-Alfa dijo:
belo dijo:
RadiK-Alfa dijo:
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Audi llama Mild Hybrid al A5 2.0 tfsi 190 cv 12V. Y tiene tarjeto ECO en Madrid.

Qué modelo es ese? La tarjeta eco es a nivel nacional y la da la DGT. El ayuntamiento de Madrid ni hace ninguna catalogación.

Se supone que los de distintivo ECO tienen que ser híbridos

En verano pararon la producción del 190 cv a secas para llamarlo Mild Hybrid

Según dicen en el foro Audi la DGT te da tarjeta ECO

¿El ayuntamiento de Madrid o la DGT?

Por lo que yo he oído, el ayuntamiento de Madrid esta haciendo lo que quiere con las tarjetas, y aplican criterios diferentes a los de la DGT. A los vehículos híbridos enchufables de menos de 40Km de autonomía (BMW serie 2 active tourer, Mercedes GLC/C e, etc) a los que por normativa corresponde la ECO, el ayuntamiento de Madrid les esta expidiendo la 0% (o considerándolos como tal)
 

RadiK-Alfa

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Tjaime dijo:
RadiK-Alfa dijo:
belo dijo:
RadiK-Alfa dijo:
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Audi llama Mild Hybrid al A5 2.0 tfsi 190 cv 12V. Y tiene tarjeto ECO en Madrid.

Qué modelo es ese? La tarjeta eco es a nivel nacional y la da la DGT. El ayuntamiento de Madrid ni hace ninguna catalogación.

Se supone que los de distintivo ECO tienen que ser híbridos

En verano pararon la producción del 190 cv a secas para llamarlo Mild Hybrid

Según dicen en el foro Audi la DGT te da tarjeta ECO

¿El ayuntamiento de Madrid o la DGT?

Por lo que yo he oído, el ayuntamiento de Madrid esta haciendo lo que quiere con las tarjetas, y aplican criterios diferentes a los de la DGT. A los vehículos híbridos enchufables de menos de 40Km de autonomía (BMW serie 2 active tourer, Mercedes GLC/C e, etc) a los que por normativa corresponde la ECO, el ayuntamiento de Madrid les esta expidiendo la 0% (o considerándolos como tal)

No lo sé seguro, sólo lo que dicen en ese foro los que han pedido el modelo.
 

belo

Gigante Alfista
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Tjaime dijo:
RadiK-Alfa dijo:
belo dijo:
RadiK-Alfa dijo:
quote]

Audi llama Mild Hybrid al A5 2.0 tfsi 190 cv 12V. Y tiene tarjeto ECO en Madrid.

Qué modelo es ese? La tarjeta eco es a nivel nacional y la da la DGT. El ayuntamiento de Madrid ni hace ninguna catalogación.

Se supone que los de distintivo ECO tienen que ser híbridos

En verano pararon la producción del 190 cv a secas para llamarlo Mild Hybrid

Según dicen en el foro Audi la DGT te da tarjeta ECO

¿El ayuntamiento de Madrid o la DGT?

Por lo que yo he oído, el ayuntamiento de Madrid esta haciendo lo que quiere con las tarjetas, y aplican criterios diferentes a los de la DGT. A los vehículos híbridos enchufables de menos de 40Km de autonomía (BMW serie 2 active tourer, Mercedes GLC/C e, etc) a los que por normativa corresponde la ECO, el ayuntamiento de Madrid les esta expidiendo la 0% (o considerándolos como tal)

el ayuntamiento de madrid no expide nada. Los distintivos estos son de la DGT. Cada ayuntamiento puede regular como quiera en función a esos distintivos.

Hasta donde yo sé, los híbridos enchufables de menos de 40km, van con etiqueta ECO y tienen para Madrid el mismo tratamiento que cualquier otro híbrido.
 

Marcpal

Alfista Consagrado
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Igual se refiere a que el ayuntamiento bonifica con el impuesto de circulación. En los de clase ECO hay que bonifican al 50% y en los de clase CERO estan al 100% exentos de impuesto. Es cosa de cada ayuntamiento.
 

Zhio

Giulia TB 200 & Volvo XC60 B4
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Tjaime

Alfista Compulsivo

belo dijo:
Tjaime dijo:
RadiK-Alfa dijo:
belo dijo:
RadiK-Alfa dijo:
quote]

Audi llama Mild Hybrid al A5 2.0 tfsi 190 cv 12V. Y tiene tarjeto ECO en Madrid.

Qué modelo es ese? La tarjeta eco es a nivel nacional y la da la DGT. El ayuntamiento de Madrid ni hace ninguna catalogación.

Se supone que los de distintivo ECO tienen que ser híbridos

En verano pararon la producción del 190 cv a secas para llamarlo Mild Hybrid

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¿El ayuntamiento de Madrid o la DGT?

Por lo que yo he oído, el ayuntamiento de Madrid esta haciendo lo que quiere con las tarjetas, y aplican criterios diferentes a los de la DGT. A los vehículos híbridos enchufables de menos de 40Km de autonomía (BMW serie 2 active tourer, Mercedes GLC/C e, etc) a los que por normativa corresponde la ECO, el ayuntamiento de Madrid les esta expidiendo la 0% (o considerándolos como tal)

el ayuntamiento de madrid no expide nada. Los distintivos estos son de la DGT. Cada ayuntamiento puede regular como quiera en función a esos distintivos.

Hasta donde yo sé, los híbridos enchufables de menos de 40km, van con etiqueta ECO y tienen para Madrid el mismo tratamiento que cualquier otro híbrido.
¿Cómo que el ayuntamiento de Madrid no expide nada?

La DGT expide los certificados de emisiones. Independientemente de eso, cada ayuntamiento expide los certificados que considera oportunos. En el caso de Madrid se emite por ejemplo una tarjeta de aparcamiento regulado con la etiqueta de cero emisiones, que permite circular en condiciones o calles de trafico restringido, aparcar en zona SER de manera gratuita, etc.

El ayuntamiento de Madrid para los vehículos PHEV emite esa tarjeta sin tener en cuenta la limitación de 40 km de autonomía mínima que si establece la DGT. En el foro MBfaq hay usuarios del 350e (con menos de 40km de autonomía) que tienen el certificado cero emisiones del ayuntamiento de Madrid y la pegatina eco de la DGT.
 

Doctor Hackenbush

"No te tomes tan en serio. Nadie más lo hace"
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[size=14pt]Foto spia
Ferrari Le novità della 488 GTO in arrivo l'anno prossimo


Lorenzo Corsani Lorenzo Corsani Pubblicato il 12/12/2017

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La Ferrari è uscita allo scoperto con una delle novità più attese del 2018: parliamo della versione più estrema della sua berlinetta a motore centrale, ovvero l'erede della 458 Speciale basata sulla nuova 488. Con le versioni Challenge, GT3 e GTE già disponibili, il vuoto da colmare si è fatto ormai urgente, senza considerare l'arrivo sul mercato di concorrenti molto agguerrite marchiate Porsche, Lamborghini e McLaren.

Il muletto nasconde le novità aerodinamiche. La 488 evoluta (che potrebbe chiamarsi GTO secondo alcune indiscrezioni) è stata fotografata su strada per la prima volta. Le pellicole applicate a frontale e passaruota sembrano voler puntare l'attenzione sulle aree aggiornate, ma in realtà non si notano per il momento veri e propri elementi inediti. La forma del paraurti è molto simile all'attuale e non sono visibili appendici aerodinamiche aggiuntive, inoltre anche i cerchi di lega sono quelli standard. Al posteriore, paraurti e scarichi sono ancora quelli della GTB e gli unici dettagli inediti sono due fori nel paraurti posteriore con tappi in plastica e il rivestimento nero del piccolo profilo aerodinamico sul cofano, che potrebbe avere dimensioni leggermente maggiori.

Come prima, più di prima. La ricetta applicata alla 488 dovrebbe seguire la filosofia vincente che ha fatto della Speciale e delle sue progenitrici dei veri e propri modelli iconici: migliori prestazioni del powertrain biturbo, riduzione drastica del peso, affinamenti dell'elettronica e nuove soluzioni aerodinamiche dovrebbero infatti consentire di superare le performance della GTB. Rimane il dubbio sulla possibilità di introdurre il Kers e altre soluzioni elettrificate, annunciate dal Cavallino.[/size]



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